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In seguito all’entrata in vigore della riforma dello Sport (D Lgs 36 e 39 del 2021), L'associazione sportiva dilettantistica Karate Do Ospitaletto, si è conformata alle disposizioni normative e adotta il Codice di Condotta ed i Modelli Organizzativi e di Controllo dell’attività sportiva a tutela dei minori e delle categorie svantaggiate.

Inoltre, per la stagione sportiva 2024-2025 è stato nominato come Responsabile delle politiche di Safeguarding dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Do Ospitaletto, Il Dottor Prandelli Emiliano. Il Responsabile è contattabile per le sole segnalazioni e prescrizioni di legge in materia di Safeguarding all’indirizzo di posta elettronica ordinaria
safemail@karatedoospitaletto.it

CODICE DI CONDOTTA

PREMESSA
L’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Do Ospitaletto, i suoi Tesserati e le sue Tesserate, rispettivamente quali Affiliata e Tesserati FIJLKAM, si conformano, unitamente alla Federazione stessa, alle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021, nonché alle disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, dall’Osservatorio permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding in materia nonché al Regolamento di Safeguarding federale approvato dal Consiglio Federale in data 1 dicembre 2023 e alle Linee Guida Federali pubblicate il 31 agosto 2023, in base alle quali viene emanato il seguente Codice per l’adozione di ogni necessaria misura volta a favorire il pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale dell’Atleta, la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva nonché la piena consapevolezza di tutti i Tesserati e le Tesserate in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele.


CODICE DI CONDOTTA per la tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, c.d. politiche di safeguarding dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Do Ospitaletto
Art. 1
Principi
1. L’ASD Karate Do Ospitaletto riconosce e garantisce il diritto di tutti i Tesserati e le Tesserate a essere trattati con rispetto e dignità.
2. L’ASD Karate Do Ospitaletto riconosce e garantisce la tutela di tutti i Tesserati e le Tesserate contro ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198.
3. L’ASD Karate Do Ospitaletto riconosce e garantisce la piena tutela del diritto alla salute e al benessere psico- fisico dei Tesserati e delle Tesserate, con particolare riguardo per i minori, quale valore preminente e assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
4. Nel riconoscimento dei diritti e delle tutele invocate, l’ASD Karate Do Ospitaletto riconosce parità di trattamento dei Tesserati e delle Tesserate indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Art. 2
Ambito di applicazione
1. Il presente codice si applica a tutti i Tesserati e le Tesserate dell’ASD Karate Do Ospitaletto nonché ai lavoratori, collaboratori e volontari e in generale gli operatori sportivi che, nel contesto del sodalizio a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo, sono a contatto con gli Atleti o che in ogni caso sono coinvolti nell’attività sportiva.
Art. 3
Obiettivi/finalità
1. Obiettivo dell’ASD Karate Do Ospitaletto, nel rispetto dei generali principi di lealtà, probità e correttezza, è quello di tutelare i minori, prevenire le molestie, la violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione, attraverso strumenti, attuati in ossequio alle disposizioni del presente codice, anche in base al modello organizzativo e di controllo, finalizzati:
a) all’educazione alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
b) alla piena consapevolezza di tutti i Tesserati e le Tesserate in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
c) alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità
e il rispetto dei diritti dei Tesserati e delle Tesserate in particolare se minori;
d) alla valorizzazione delle diversità;
e) alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;
f) alla promozione, da parte di Dirigenti e Tecnici, del benessere dell’Atleta;
g) alla effettiva partecipazione di tutti i Tesserati e le Tesserate all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
h) alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
i) alla rimozione degli ostacoli che impediscano:
1) la promozione del benessere dell’Atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
2) la partecipazione dell’Atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Art. 4
Diritti, doveri e obblighi a carico di tutti i Tesserati e le Tesserate
1. A tutti Tesserati e alle Tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:
a. a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto, situazione, attività ed evento
nell’ambito del sodalizio sportivo e in genere dell’attività federale;
b. alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
c. alla garanzia che la salute e il benessere psico-fisico siano prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.
2. Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le diposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei Tesserati e delle Tesserate
3. Tutti i Tesserati e le Tesserate sono tenuti a:
a. comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri Tesserati e delle altre Tesserate;
b. astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
c. garantire la sicurezza e la salute degli altri Tesserati e delle altre Tesserate, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
d. impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri
Tesserati e le altre Tesserate nei percorsi educativi e formativi;
e. impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo,
valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
f. instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli Atleti e delle Atlete ovvero loro delegati;
g. prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione
sana, efficace e costruttiva;
h. affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
i. collaborare con gli altri Tesserati e le altre Tesserate nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
j. segnalare senza indugio al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto (art. 8) situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Art. 5
Doveri e obblighi a carico dei Dirigenti Sportivi e degli Insegnanti Tecnici
1. Tutti i Dirigenti sportivi e gli Inseganti Tecnici sono tenuti a:
a) agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
b) astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei Tesserati e delle Tesserate, specie se minori;
c) contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei Tesserati e delle Tesserate, in particolare se minori;
d) evitare ogni contatto fisico non necessario con i Tesserati e le Tesserate, in particolare se minori;
e) promuovere un rapporto tra tutti i Tesserati e le Tesserate improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
f) astenersi dal creare situazioni di intimità con il Tesserato e la Tesserata minore;
g) porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
h) comunicare e condividere con il Tesserato e la Tesserata minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
i) astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il Tesserato e la Tesserata minore, anche mediante social network e canali di comunicazione distanza o di messaggistica rapida;
j) interrompere senza indugio ogni contatto con il Tesserato e la Tesserata minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto (art. 8);
k) impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo, ferma restando la possibilità per ogni Atleta di provvedervi autonomamente;
l) segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli Atleti e delle Atlete loro affidati;
m) dichiarare all’organo direttivo dell’ASD Karate Do Ospitaletto la sussistenza o la sopravvenienza di cause di incompatibilità e/o di conflitti di interesse;
n) sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei Tesserati e delle Tesserate;
o) conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
p) astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei Tesserati e delle Tesserate minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo in ogni caso le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
q) segnalare senza indugio al Responsabile dell’Affiliata delle politiche di safeguarding (art. 8) situazioni,
anche potenziali, che espongano i Tesserati e le Tesserate a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.
Art. 6
Diritti, doveri e obblighi degli Atleti e delle Atlete
1. Tutti gli Atleti e le Atlete sono tenuti a:
a. rispettare il principio di solidarietà tra Atleti e Atlete, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
b. comunicare le proprie aspirazioni ai Dirigenti Sportivi e ai Tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di
tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri Atleti e le altre Atlete;


c. comunicare ai Dirigenti Sportivi ed ai Tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
d. prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri Atleti e nelle altre Atlete;
e. rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri Atleti e delle altre Atlete e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
f. rispettare la funzione educativa e formativa dei Dirigenti Sportivi e dei Tecnici;
g. mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri Atleti e con le altre Atlete e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
h. riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli Atleti e delle Atlete ovvero ai loro delegati;
i. evitare contatti e situazioni di intimità con Dirigenti Sportivi e Tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
j. astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima proprio o altrui, anche ricevuto da terzi, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto (art. 8);
k. segnalare senza indugio al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto (art. 8) situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.

Art. 7
Fattispecie
1. Per la salvaguardia e la tutela dei Tesserati e delle Tesserate, costituiscono condotte rilevanti ai fini della presente normativa relativa alle politiche di safeguarding le seguenti fattispecie:
a) l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del Tesserato/della Tesserata, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
b) l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata – tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti –, che sia potenzialmente in grado di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, delle lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un Tesserato/una Tesserata a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata, come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi Atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
c) la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti uno stato di sofferenza fisica e/o psicologica, anche solo generando grave disappunto, fastidio, disturbo, disgusto. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
d) l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, con o senza


contatto, considerata non desiderata, o il cui consenso è estorto, costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un Tesserato/una Tesserata a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate o nell’osservare, anche di nascosto, il Tesserato /la Tesserata in condizioni e contesti intimi e/o non appropriati;
e) la negligenza: il mancato intervento di un esponente federale (Dirigente, Tecnico o qualsiasi soggetto tesserato), anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, che, presa conoscenza di uno degli eventi o comportamento o condotta o atto di cui al presente documento, omette di intervenire con ciò causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del Tesserato/della Tesserata;
f) l’incuria: la mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;
g) l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
h) il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più Tesserati/Tesserate, con lo scopo di esercitare nei suoi /loro confronti un potere o un dominio. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti a intimidire o turbare un soggetto Tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
i) i comportamenti discriminatori: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive, capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale;
j) l’abuso dei mezzi di correzione e/o disciplina anche nell’attività di preparazione e allenamento: la condotta che, trascendendo i limiti dell’uso del potere correttivo e disciplinare spettante a un Tecnico o un Dirigente nei confronti della persona offesa, venga esercitato con modalità non adeguate rispetto alle condizioni proprie dell’Atleta e/o al fine/risultato sportivo da raggiungere, o allo scopo di perseguire un interesse diverso da quello per il quale tale potere è conferito dall’ordinamento federale.
Art. 8
Responsabile del sodalizio affiliato contro abusi, violenze e discriminazioni
1. Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati e sulle Tesserate nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, l’organo direttivo dell’ASD Karate Do Ospitaletto nomina, entro il 1° luglio 2024, un responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, il c.d. Responsabile per le politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del d.lgs. n. 36 del 28 febbraio 2021, giusta delibera della Giunta Nazionale del CONI del 25 luglio 2023, n. 255.
2. La nomina del Responsabile per le politiche di safeguarding dell’ASD Karate Do Ospitaletto cui al comma 1 è senza indugio: pubblicata sulla homepage del sito dell’ASD Karate Do Ospitaletto e/o sui social network facenti capo al sodalizio; affissa presso la sua sede e/o l’impianto sportivo in uso; comunicata al Safeguarding Office della Federazione.

Art. 9
Selezione degli operatori sportivi
1. Nella selezione dei candidati per le funzioni di operatori sportivi – tra cui Insegnanti Tecnici, Accompagnatori, Preparatori atletici, Massaggiatori, Medici sociali – al fine di garantire che siano idonei a operare nell’ambito delle attività giovanili e in diretto contatto con i Tesserati e le Tesserate minori, l’organo direttivo dell’ASD Karate Do Ospitaletto procederà:
a. a un colloquio preliminare con il candidato in merito alle tematiche di safeguarding, alla presenza anche del Responsabile per le politiche di safeguarding del sodalizio;
b. alla verifica presso gli uffici federali della sussistenza di precedenti disciplinari, a carico del candidato, nelle ipotesi previste dal presente codice e dalla normativa in materia di politiche di safeguarding;
c. all’acquisizione obbligatoria delle idonee certificazioni rilasciate da parte delle autorità competenti
relative ai precedenti penali del candidato.
Art. 10 Verifiche periodiche
1. Almeno una volta per ogni anno sociale successivo a quello in cui è sorto il rapporto con l’operatore sportivo, l’ASD Karate Do Ospitaletto è tenuta ad acquisire, in forma di autodichiarazione, l’aggiornamento sullo stato dei carichi pendenti penali e disciplinari.
2. Le dichiarazioni false rese all’ASD Karate Do Ospitaletto verranno valutate, a ogni effetto, alla stregua della
fattispecie di cui il soggetto sia reso responsabile.
Art. 11
Conservazione documenti
1. La documentazione e le informazioni acquisite nell’ambito delle attività previste e gli articoli precedenti, sono accessibili esclusivamente al rappresentante legale del sodalizio, al personale dello stesso all’uopo delegato e al Responsabile per le politiche di safeguarding.
2. Il supporto (cartaceo, digitale) contenente il materiale di cui al primo comma, rimane opportunamente
custodito presso la sede dell’ASD Karate Do Ospitaletto, nel rispetto della normativa vigente.
Art. 12
Informazione
1. L’ASD Karate Do Ospitaletto si impegna a diffondere l’adozione del presente codice nonché dei protocolli adottati attraverso i modelli organizzativi di controllo dell’attività sportiva mediante:
• pubblicazione sul proprio sito istituzionale, mediante accesso dalla homepage, del presente codice, dei
modelli organizzativi di controllo dell’attività sportiva e delle eventuali modifiche;
• pubblicazione e diffusione nei propri profili sui social network, del presente codice, dei modelli
organizzativi di controllo dell’attività sportiva e delle eventuali modifiche;
• consegna cartacea al momento dell’atto di sottoscrizione del tesseramento, a qualsiasi titolo e in
qualsiasi qualità, del testo del presente codice e dello schema dei modelli organizzativi di controllo
dell’attività sportiva nonché all’atto di stipula di qualsiasi rapporto con gli operatori sportivi: la sottoscrizione varrà come accettazione e come quietanza della ricezione della documentazione ricevuta;
• consegna cartacea a tutti i Tesserati, a tutte le Tesserate e a tutti gli operatori sportivi dei suddetti documenti in caso di modifiche apportate agli stessi in costanza di rapporto, con contestuale sottoscrizione che varrà come accettazione e come quietanza della ricezione della documentazione ricevuta.



Art. 13
Formazione e aggiornamento
1. Annualmente, tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive e relative ai Tesserati e alle Tesserate minori,
dell’ASD Karate Do Ospitaletto dovranno frequentare corsi formazione e aggiornamento organizzati all’uopo e di cui la ASD Karate Do Ospitaletto dovrà dare adeguata informazione.
2. I corsi potranno essere organizzati dall’ASD Karate Do Ospitaletto, dalla Federazione a livello centrale, a livello periferico anche attraverso le Strutture Territoriali.
Art. 14
Incompatibilità e conflitti di interesse
1. Il rappresentante legale e gli operatori sportivi dell’ASD Karate Do Ospitaletto direttamente coinvolti nell’attività con i Tesserati e le Tesserate minori, sono incompatibili con la funzione di Responsabile per le politiche di safeguarding in ogni struttura sportiva.
2. Eventuali confitti di interesse in materia, che non trovino un naturale e tempestivo componimento nel contesto dell’ASD Karate Do Ospitaletto, saranno devoluti, per ogni opportuno provvedimento, al Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione.
Art. 15
Procedure e sanzioni
1. I soggetti che pongano in essere i comportamenti riconducibili alle fattispecie dei cui all’art. 7 del presente codice saranno sottoposti al procedimento sanzionatorio nell’ambito del medesimo sodalizio, ai sensi delle norme dello statuto dell’ASD Karate Do Ospitaletto.
2. Ove la prosecuzione dell’attività nel contesto dell’ASD Karate Do Ospitaletto possa arrecare pregiudizio ai Tesserati e/o alle Tesserate, potrà disporsi la sospensione cautelare dalle attività sportive in attesa della definizione del procedimento endosocietario/endoassociativo.
3. Dell’avvio del procedimento di cui al comma 1 nonché dell’esito dello stesso dovrà essere data tempestiva notizia al Responsabile per le politiche di safeguarding del sodalizio e al Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione.
4. I componenti degli organi e degli uffici dell’ASD Karate Do Ospitaletto coinvolti nell’espletamento delle procedure di cui al presente articolo assumono l’onere di riservatezza.
5. Restano salve le azioni e i provvedimenti del Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione, della Procura Federale e degli Organi di Giustizia Federali.
Art. 16 Rinvio
1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia a tutte le disposizioni vigenti in materia.
Art. 17
Entrata in vigore e modifiche
1. Il presente Codice, approvato a norma dello Statuto dell’ASD Karate Do Ospitaletto, viene trasmesso al Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione, per l’attività di vigilanza che gli è propria.
2. Le modifiche al presente codice, anche se apportate su indicazione della Federazione, devono essere adottate a norma del primo comma del presente articolo.


Il presente codice di condotta viene sottoscritto dai Dirigenti, dai Tecnici e Allenatori dell’ASD Karate Do Ospitaletto che accettano di rispettare e aderire al presente codice di condotta e di impegnarsi a promuovere un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo all’interno dell’Associazione Sportiva Karate Do Ospitaletto
Ospitaletto 25/08/2024
NB. Il documento sottoscritto è visionabile a richiesta in Segreteria

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

Premessa
Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Karate Do Ospitaletto, come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del
d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dalla FIJLKAM.
Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo dell’attività della ASD,
indipendente dalla disciplina sportiva praticata. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali
ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di Safeguarding .L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori e garantiscono l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.
Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva deve essere pubblicato sulla homepage del sito dell’Associazione, ove ciò sia possibile e l’Associazione abbia sito internet, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Safeguarding Office della FIJLKAM raggiungibile via mail all’indirizzo Safeguarding@fijlkam.it , insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni nominato direttamente dalla ASD.
Art. 1 – Finalità

1. Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei Tesserati, specie se minori d’età, nell’ambito dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “ASD Karate Do Ospitaletto” (di seguito per brevità anche solo “Società”).

2. Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dalla FIJLKAM attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti della società sono tenuti ad uniformarsi al fine di:
a. promuovere il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;
b. promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;
c. rendere consapevoli i Tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità;
d. individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla FIJLKAM volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori;
e. provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;
f. informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;
g. incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate
dalla FIJLKAM nell’ambito delle politiche di Safeguarding;
h. garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding della Società.

Art. 2 – Ambito di applicazione

I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:
a) tutti i tesserati della Società “ASD Karate Do Ospitaletto”;
b) tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con la Società;
c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con la Società.

Art. 3 – Norme di condotta

È onere della società strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate all’art.1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate.

L’ASD Karate Do Ospitaletto:
a) assicura un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona. Per tale finalità, la Società predispone i turni di allenamento e la partecipazione alle gare in egual modo per tutti gli atleti in egual misura e senza limitazioni alcune in base sesso, all’etnia, appartenenza culturale, ecc.. I minori appartenenti a categorie svantaggiate vengono inseriti nel gruppo di allenamento alla presenza di almeno due istruttori in modo da facilitarne l’integrazione;
b) riserva ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere, orientamento sessuale, disabilità e altro. Per tale finalità, i corsi non agonistici vengono strutturati con la presenza di almeno 2 insegnanti (uno ogni 6 Tesserati) per poter garantire agli atleti di essere adeguatamente seguiti nello svolgimento dell’attività sportiva. Nei corsi agonistici, invece, il singolo insegnate è sempre affiancato da almeno altri 2/3 istruttori. Tutti i tecnici sono espressamente ed adeguatamente formati per assistere nell’allenamento le differenti età dello sviluppo e sono tenuti all’utilizzo di un linguaggio adeguato alla loro qualità di educatori prima che di allenatori.
c) fa svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso. Tutti gli insegnanti si dispongono all’ascolto dei minori al fine di comprendere quali siano le loro ambizioni e i loro desideri in ambito sportivo. Per tale motivo, l’attività sportiva viene programmata e personalizzata per ciascun atleta e la partecipazione ai vari campionati e tornei viene condivisa con l’atleta e la sua famiglia in modo da tener conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno.
d) presta la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori. Per questo motivo, è attivo il confronto costante con le famiglie per monitorare la presenza di eventuali difficoltà/patologie (es. diabete, crisi di panico, ecc.) che possano essere pericolose per l’allievo durante l’espletamento dell’attività sportiva. Una volta all’anno si organizzano lezioni in palestra con dietologi, mental coach ed altri professionisti per agevolare la comprensione dei disturbi alimentari, agevolare l’autodeterminazione e consolidare i rapporti con il prossimo.
e) segnala, senza indugio, ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza. Il costante confronto con le famiglie permette di monitorare i comportamenti inusuali dei minori al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche più gravi.
f) Si confronta con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla società ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento;
g) attua idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti
- sollecita atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evita l’uso di espressioni discriminatorie, sessiste, o di matrice razzista;
- richiede ai tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali evitando situazioni di imbarazzo;
- ha predisposto uno spogliatoio per i soli insegnanti in modo da evitare che gli stessi entrino e si cambino nello stesso locale degli atleti;
- nelle trasferte, predispone alloggi differenti per maestri e atleti benchè posti sullo stesso piano di alloggio per poter onorare gli oneri giuridici di custodia dei minori in assenza dell’esercente la potestà genitoriale;
- non accompagna a casa i minori a seguito delle trasferte, ma predispone un luogo di ritrovo ove tutti i genitori possano venire a prelevare i figli minori;
- impone agli atleti un codice di condotta all’interno dei locali della palestra che è affisso ben visibile all’entrata della medesima.
h) previene, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali l’organizzazione di riunioni periodiche tra tecnici e la disponibilità verso i genitori, prima e dopo le lezioni, di un momento di confronto coi tecnici stessi;
i) evidenziare in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona a pena dell’allontanamento dalla sede di allenamento o di gara;
j) favorisce la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile;
k) rende consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:
- affissione presso la sede dell’Affiliata del modello organizzativo e del Codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e/o pubblicazione dello stesso sulla pagina dedicata al Safeguarding del sito della società;
- affissione presso la sede della società e/o pubblicazione sulla pagina dedicata al Safeguarding del sito della società del nominativo del Responsabile delle politiche di Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione dell’indirizzo e-mail per poterlo contattare;
- comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e codice di condotta adottato dalla società, nonché comunicazione del nominativo del Responsabile delle politiche di Safeguarding nominato dalla società;
- comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Responsabile delle politiche di Safeguarding nominato dalla FIJLKAM;
- informazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate dalla società per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi.

Art. 4 – Tutela dei minori - Obblighi

1. Tutti coloro che in ambito societario – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.

Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla società

1. Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, la Società nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alla FIJLKAM all’atto di affiliazione.
2. Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà essere prescelto tra i tesserati di comprovata moralità e competenza ovvero tra professionisti non tesserati che dimostrino essere in possesso di esperienza nella trattazione di problematiche personali e minorili. In ogni caso il Responsabile non deve aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi discriminazione etnica e religiosa), 604-ter, (circostanze aggravanti) 609-bis (violenza sessuale) , 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609- quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni); non deve aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti.
3. La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata affissione presso la sede e pubblicazione sulla rispettiva pagina del sito internet della società e inserita nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.
4. Il Responsabile dura in carica un anno e può essere riconfermato.
5. In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.
6. La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer della FIJLKAM. Il sodalizio provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.
7. Il Responsabile è tenuto a:
a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della FIJLKAM nell’ambito della società, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;
b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;
c) segnalare al Safeguarding Officer della FIJLKAM eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;
d) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti FIJLKAM;
e) formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del sodalizio;
f) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate;
g) partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata dalla FIJLKAM.

Art. 6 – Dovere di segnalazione

1. Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento e dalle linee guida predisposte dalla FIJLKAM e nel presente documento integralmente richiamate, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer della FIJLKAM, anche per il tramite del Safeguarding Officer nominato dalla Società.
2. Chiunque sospetti comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può confrontarsi con il Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla società o direttamente con il Safeguarding Office della FIJLKAM.

Art. 7 – Diffusione ed attuazione

1. Il presente documento è pubblicato sul sito internet del sodalizio, se nella sua disponibilità, e/o affisso presso la sede dello stesso ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con la Società.

Art. 8 – Sanzioni

In base alle disposizioni del Regolamento (Safeguarding) e del presente modello organizzativo si prevede che, pur restando impregiudicata l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti FIJLKAM a carico di tutti coloro che vi sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, possono essere irrogate sanzioni modulate in base alla gravità del comportamento tenuto: ad esempio, richiamo verbale, sospensione dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, qualora previsto dal rapporto contrattuale instaurato con il tesserato ovvero dalle norme regolamentari della società.

Art. 9 – Norme finali

1. Il presente documento è aggiornato dall’organo direttivo della Società con cadenza almeno quadriennale e ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di Safeguarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni della FIJLKAM.
2. Eventuali proposte di modifiche al presente documento dovranno essere sottoposte ed
approvate dall’organo preposto della Società.
3. Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto prescritto dallo Statuto della FIJLKAM, nonché nel Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e nel Codice di Condotta.
4. Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo, entra in vigore il giorno
successivo alla sua pubblicazione.

Ospitaletto 25/08/2024

NB. Il documento sottoscritto è visionabile a richiesta in Segreteria